HO GIOCATO A CARTE CON L’ASSASSINO – I delitti di Alleghe

Un uomo solo contro il silenzio. Senza faccia da eroe, senza epica. Un uomo che, a mani nude, affronta il suo passato tentando, nella cucina della propria casa,  di digerire una storia ingombrante.  E’ questo il momento in cui i fantasmi riemergono a forza. E sono prima nomi, poi volti e poi storie: vent’anni di intrighi tessuti e alimentati dall’ombra delle montagne di Sedico. Qui protetti, blanditi, sbiaditi.

Questo è Servio Saviane nella pièce teatrale “Ho giocato a carte con l’assassino” , firmata dalla regia di Francesco Bortolini e tratta da “I Misteri di Alleghe”: risultato della celebre inchiesta giornalistica che valse a Saviane prima una condanna per diffamazione e poi, a distanza di sette anni, la completa riabilitazione in seguito alla sentenza che, nel 1960, condanno i quattro protagonisti.

Una storia misteriosa e coinvolgente che si sviluppa all’interno dell’Hotel Centrale di Alleghe e vede come personaggi principali le vittime e gli indiziati del delitto. Sui misteri di quegli anni non è stato svelato ancora tutto, e l’autore è alla ricerca di risolvere l’enigma.