DRIO EL CANAL, A CAVAL DEI SECOLI IN CERCA DE STORIE, LEGGENDE E TRADIZIONI
Molti anni fa una contadina, mentre arava il suo terreno con l’aratro trainato dai buoi, trovò una pietra, o meglio una tavéa che portava incisa l’immagine della Madonna. Raccolta, la tavéa fu portata nella cattedrale, ma vi rimase per poco tempo perché, non si sa come, fu ritrovata nello stesso luogo dove era stata raccolta.
Quel fatto si ripeté più volte, tanto che i concordiesi pensarono di costruire una chiesa sul posto e la dedicarono alla Madonna dhea Tavéa.
Le persone molto anziane tramandarono oralmente un ricordo lontano.
“Oggi 2 luglio 1870, fu una grandine così desolatrice in Concordia da non lasciare neppure una foglia sopra gli alberi; le viti spogliate e macerate come pure gli altri vegetabili (sic), le biade troncate con tutti gli altri legumi, così da non conoscere il luogo dove erano germinati. Il frumento era per buona parte già raccolto. Questo giorno sacro alla Visitazione di Maria a santa Elisabetta, il Signore ci ha visitati.”
Don Osvaldo Moretti, Economo Spirituale di Concordia dal 1 ottobre 1859 al giorno d’oggi.
L’anno dopo, per la prima volta, fu promossa la Processione della Madonna del Tempeston.
Da allora i concordiesi hanno fatto voto di portare ogni anno in processione la Madonna dhea Tavéa, affinché non si verificassero più simili disastri. Dal lontano 1870 il centro di Concordia, è stato risparmiato da una catastrofe simile a quella di allora.
Sono passati quasi 150 anni.
Tratto da Nives Orsetti e i suoi alunni, “Concordia Sagittaria, viaggio nel tempo alla scoperta della storia di un’antica città che rivive e si rinnova”, giugno 1975
Risalente circa al 1590, la chiesa dedicata alla Vergine chiamata Madonna di Tavella, termine che nel medioevo significava “terre comunali coltivate”, si trova appena fuori il centro storico di Concordia Sagittaria. Vari vescovi, negli anni a seguire, fecero fare delle manutenzioni alla chiesa, migliorandone l’aspetto.
Nella seconda metà del 1700, la chiesa fu definita oratorio pubblico di ragione del Capitolo. L’edificio è di pianta rettangolare, in fondo alla parete corta si aprono due arconi ciechi che si presume fossero in origine due altari. L’arcone di sinistra presenta una cornice artistica del 1600. Il presbiterio, anch’esso di forma rettangolare, è lievemente rialzato rispetto al corpo principale e ospita un altare di marmo bianco, grigio e rosato. Nel pavimento del presbiterio è collocata una tomba senza alcuna epigrafe. Su una nicchia è custodita una statua di legno della Vergine che risale ai primi del 1900, realizzata da Giovanni Boldarin, scultore concordiese.
Nel febbraio del 2008, ai bordi del marciapiede della chiesa, gli archeologi portarono alla luce quattro scheletri di epoca medievale. Si usava infatti, all’epoca, seppellire i cadaveri dentro la chiesa o nelle sue adiacenze, a seconda del ceto sociale di appartenenza. Nel 1809 un decreto napoleonico vietò questa usanza per scongiurare il pericolo di epidemie, ordinando che le tumulazioni venissero realizzate in cimiteri situati fuori dalle mura delle città.
Organizzatore: Pro Loco Concordia Sagittaria
Programma evento
Concordia Sagittaria, domenica 10 novembre 2018 con doppio turno ( per due gruppi)
Ritrovo in Piazza Cardinal Costantini, di fronte alla Cattedrale alle ore 16.45 per il primo gruppo, alle ore 18.30 per il secondo gruppo.
- dalle ore 17 alle ore 19
- dalle ore 19 alle ore 21
La prima tappa del percorso sarà in Piazza Roma sotto la loggia del Palazzo Municipale per parlare del monumento funebre lì situato dedicato a Titus Vettius, Magistrato addetto al culto dell’imperatore nell’antica Iulia Concordia. Per la seconda tappa ci si sposta nel museo Civico Archeologico per osservare le teche con i resti di cibi romani ritrovati nello scavo di Porta Urbis. Viene poi raggiunto il sito ricchissimo della Porta Urbis poco distante, per mostrare una ricostruzione della porta di Iulia Concordia.
Seguendo l’antico decumano e poi il cardine massimo, si raggiunge la terza tappa, cioè la Chiesa della Madonna Tavéa per il racconto della leggenda legata alla chiesa. A seguire una scena di teatro L’OIO DEA MADONA e il racconto della fiaba LA MARE DE SAN PIERO, fiaba popolare sui fenomeni climatici che si verificavano, quasi regolarmente, alla fine di giugno.
Il percorso si conclude tornando in Piazza Roma per soddisfare la curiosità sulla cucina dei romani di Iulia Concordia. Uno chef avrà preparato degli assaggi di alcune pietanze secondo le antiche ricette romane.
Da questo “Archeorinfresco” si passerà al rinfresco a base di prodotti locali nella sala R. Turranio del Palazzo Vescovile.
Quota di partecipazione
Ingresso a pagamento.
Per informazioni e prenotazioni chiamare MARA TREVISAN 3392078252
Tipologia di evento
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Rappresentazione teatrale
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